Di amorazzi e malinconie. Di lavoro da suogno e surreale disparità di genere. Di film e sconsigli. Ne parlo qui, come e quando mi gira(no).
lunedì 21 marzo 2016
BREVE DIALOGO SURREALE DI ALIMENTAZIONE, VIRILITA' E PUNTI FERMI DELL'ESISTENZA
(Lui siede sul divano, con in braccio la figlioletta di pochi mesi. Lei è in cucina, intenta a preparare il pranzo domenicale, che comprende anche la sofisticata portata di salsicce e patate. Lui, dopo aver sniffato l'aria soddisfatto, esordisce così.)
LUI:- Certo che ti piace proprio la salsiccia. L'avevi chiesta a tua madre anche per il pranzo di ieri!
LEI (rassegnata):- Sono anni che ti ripeto che non impazzisco per la salsiccia. L'ho fatta prendere a mia madre perché so che a te piace molto.
LUI (sorpreso):- Va be', ma non è che piace a me, la salsiccia piace a tutti. (Guardandosi intorno illuminato, forse in cerca del biografo) Un uomo a cui non piace la salsiccia non è un vero uomo!
(Lei ride silenziosa, omettendo di evidenziargli il possibile doppio senso volgarotto insito nella frase che ha appena pronunciato e che decisamente fa a pugni con la comune idea maschile di virilità. Lui intanto, convinto di essere un novello Oscar Wilde, sempre pronto a sfornare aforismi, prosegue a snocciolare insegnamenti di vita alla figlia.)
LUI:- Capito Iaele? Sono cose importanti. E te ne insegnerò tante altre. Ad esempio: un soldino risparmiato è un soldino guadagnato, la Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte...
(C'è chi, stolto, potrebbe chiedersi cosa c'entra Robert Redford con le strambe verità esistenziali dell'Inquisitore Spagnolo. Innanzi tutto, quando si parla di virilità, Robert Redford c'entra. Sempre. Forte.
In secondo luogo, poi, solo lui sa risvegliare la sedicenne che alberga in me. Quando ho visto questa immagine sulla copertina di Vanity Fair, che prometteva articolone centrale e molte foto all'interno, non ho potuto fare a meno di comprarlo, già pregustando il momento in cui avrei ritagliato tutte le immagini pubblicate per decorarci il mio diario. Siccome però, una volta a casa, ho realizzato che non ho più un diario da circa 20 anni, ho dovuto trovare una moderna soluzione alternativa. Perché da qualche parte dovevo pur appuntarmelo, tutto quel fascino biondo.)
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